9994-1 2013
L’evoluzione a tre anni
dalla sua entrata in vigore
Non è una data!
E’ una Normativa Tecnica che ha sconvolto il settore della
manutenzione ai presidi antincendio.
Abbiamo già scritto in merito e nel dettaglio su questa Norma,
oggi, alla luce di alcuni eventi, tragici ci sentiamo di fare alcune
riflessioni.
In che cosa ha sconvolto il modo di
operare?
Prima di questa “Revisione Normativa” la sostituzione degli
estinguenti, non in tutti i casi ma nella stragrande maggioranza, avveniva in
modo sospetto, a basso costo (inferiore ai costi minimi dedotti dall’acquisto
dell’estinguente dal suo smaltimento e dalla lavorazione) e presumibilmente servizio
non eseguito ma conteggiato al cliente che ignaro o consapevole accettava
questa situazione.
Rimaniamo dell’idea che il cliente in questi casi sia tanto
colpevole del reato quanto chi ha commesso fisicamente il reato, ma chiudiamo
qui l’argomento in quanto già trattato.
Quello che sta capitando oggi, invece, pone in essere delle
riflessioni che dovrebbero sensibilizzare gli organi di controllo e rendere
immediata soluzione al problema che a nostro parere esprime solo la punta della
piramide.
La Nuova 9994-1-2013 pone l’obbligo di indicare all’interno
del serbatoio dell’estintore, di questo si parla,
la data del servizio reso,
la natura del servizio reso ed il nome dell’azienda esecutrice. Evidente
che se prima bastava dire ho fatto il lavoro difficilmente si poteva
contestare, oggi invece, se un cliente ritiene di essere vittima di frode in
commercio, può richiedere il controllo sul prodotto lavorato e verificare se
all’interno esista traccia del lavoro eseguito (la data, l’operazione eseguita
ed il nome della ditta esecutrice richiesto nella norma).
Come si esegue il lavoro e quali
problematiche può aver causato:
I furbi del settore, spiazzati da questa norma, hanno
reagito inizialmente offrendo la sostituzione degli estintori con estintori
nuovi, portando come leva di convinzione che, il nuovo costava meno che
eseguire le operazioni indicate nella norma. Cosi facendo hanno introdotto nel
sistema degli estintori di bassissima qualità, spesso di dubbia provenienza, Vi indichiamo i costi che girano sui prodotti di
importazione, si parla da 13 a 15 euro.
Hanno ritirato dal mercato estintori ancora nel pieno della
loro omologazione rendendoli di fatto rifiuti. Qui il primo reato di entrambi,
cliente e fornitore, il rifiuto è stato prodotto dal cliente non essendoci
stata alcuna operazione eseguita dalla ditta di manutenzione, affidandolo al
fornitore di fatto questi diventa uno smaltitore o un intermediario ed affermiamo
senza ombra di dubbio che la maggioranza di questi “Furbetti” non abbia le
autorizzazioni di legge e stesso li lasciano all’aperto nel loro cortile, a
marcire, senza alcuna protezione per l’ambiente.
Dovremmo riflettere su
questo.
Sempre i soliti “Furbetti” a distanza di tre anni dalla
norma sopra citata, si trovano a dover affrontare ancora il problema.
“ Come faccio adesso
a dire al mio cliente che deve ancora sostituire l’estintore? cambiato tre anni
fa, cavolo adesso devo per forza cambiare l’estinguente altrimenti questo che
ha pagato quel rottame pericoloso che gli ho venduto tre anni fa cerca chi
glielo fornisce a meno e sicuramente trova un furbo più furbo di me.”
Ecco la soluzione, si accende
la lampadina e finalmente la luce in fondo al viale, scarico la pressione,
sfilo il pescante, annotto il lavoro, un po’ di pressione ed il gioco è fatto,
spendo 3 euro e ne guadagno 15.
Credetemi non sto esagerando e
chi vuole verificare quanto viene affermato, può farlo a costo zero, la stessa
norma dice che il cliente può chiedere traccia degli smaltimenti e tante altre
cose quali le attrezzature il tipo di iscrizione alla camera di commercio e
tanto di più.
Le conseguenze di questi
comportamenti
Queste aziende, a volte piccoli artigiani ma stesso grandi
gruppi blasonati, non avendo per anni mai fatto nulla a livello formativo e
tecnico, mandano il loro personale assunto e non assunto (spesso sono dei
commerciali), a fare le operazione sopra descritte nel modo descritto e l’insorgere
degli infortuni gravi nel settore dell’antincendio si stanno moltiplicando in
forma esponenziale, estintori che scoppiano e uccidono, feriscono in modo grave
, ma attenzione gli estintori non scoppiano da soli scoppiano quando la tua non
professionalità la carenza di attrezzature specifiche, la completa assenza di
manutenzione sulle stesse pone in essere l’errore umano, carichi a pressioni
esagerate e oggi, su prodotti che si gonfiano solo a guardarli immessi sul
mercato dagli stessi che sacrificano il loro personale a 1200 euro al mese o
forse a molto meno.
Ci fermiamo qui…. Adesso sta a voi valutare, riflettere e
decidere se rimanere complici o uscire dal coro.
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